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Isole Perenthian



Siamo arrivati alle isole Perenthian l’11 settembre direttamente dalle Cameron Highlands con un transfer organizzato da una compagnia di minibus. Abbiamo viaggiato 5 ore per poi arrivare al porto di Besut dove una barca ci ha portato direttamente all’isola lasciandoci sul pontile proprio accanto al nostro alloggio. Tutto organizzato anche il ritorno ed il Transfer per l’aeroporto per il 14. Sono organizzati. L’isola è piccola, il nostro alloggio fa parte di una struttura che fa immersioni subacquee. Arriviamo ci danno le chiavi che però non chiudono,  ma vabbè non c’è n'è bisogno e ci dicono che se vogliamo mangiare dobbiamo andare oltre quella passerella perché loro hanno solo te o caffè. Bene, ci organizziamo. La stanza è grande e abitata dalle formiche, dai gechi e da altri animali di cui ignoriamo l’aspetto ma definitivamente ci sono, spostano i rotoli di carta igienica, fanno cadere il sapone e fanno cacca nel lavandino.

Sembra di essere in campeggio. Vabbè l’acqua è un sogno e la vita spartana mi piace quindi vai, all’avventura! Ci facciamo un bagno e una passeggiata e ci avviamo in cerca di cibo. La passerella è mezza crollata, quasi mangiata dalla foresta, sembra irreale, il contrasto con il mare e le spiagge bellissime lasciano da pensare, noi siamo gli intrusi. La foresta si riprende la spiaggia, gli indigeni non si degnano neanche di organizzare un minimo di colazione per gli ospiti dell’alloggio dove stiamo, gli abbiamo chiesto se facevano un tour di snorkeling ma ci hanno dirottato al di là della passerella. Insomma non proprio degli ospiti cordiali. Noi ci siamo adattate, al di là della passerella c’era tutto quello che di meglio poteva offrire quell’isola che non è molto ma è più che sufficiente. Per tornare a casa la sera comunque ci vuole un po’ di coraggio ed una torcia perché non si vede niente e ci sono rumori di animali sconosciuti, forse scimmie.

Abbiamo nuotato in acque turchesi con tartarughe e pesci di ogni colore, ho visto anche uno squaletto, piccolo piccolo! Non sono cattivi ci hanno detto e noi via in acqua con le maschere.

C’è un Minareto sull’isola difronte dal quale proviene un “ canto” o invito alla preghiera 5 volte al giorno che si diffonde su tutte le isole vicine. La religione ufficiale è l’Islam. Molti fanno il bagno completamente vestiti, a me fa caldo a vederli ma insomma se va bene a loro io non ho problemi;) sono tolleranti nei confronti dei turisti, non vieni giudicato almeno non apertamente, ci siamo sentite a nostro agio in costume. Abbiamo fatto un giro anche sull’isola più piccola, spiagge molto belle quelle senza infrastrutture dove arrivi solo in barca ma la isola più grande è più autentica. Ci siamo mosse con un taxi d’acqua e per fare 2 tappe e tornare, 5 ore in tutto, ci è costato 26 €.

L’ultima sera ha fatto un temporale bellissimo. Chiaramente tutti i vestiti erano umidi anche quelli in valigia;) siamo ripartire il 14 alla volta di Kota Bahru per volare a Kuala Lumpur per poi volare ad Hanoi.

Due giorni di viaggio, siamo un po’ stanche.


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