Arrivata il 28 Novembre, ebbene si, il giorno del Ringraziamento. Bisognerebbe informarsi prima di comprare i voli, ma insomma abbiamo capito che mi informo poco. Questa però diciamo che sarebbe stata una informazione utile. New York deserta non la avevo ancora vista, arrivata con la metro vicino all´Ostello non c’era assolutamente nessun negozio dove poter comprare qualcosa da mangiare. Sono finita in un fast food a mangiare Cheesburger e patatine, ma va bene sono a New York ;)
E” la terza volta che ci torno, la prima nel 1989 da giovanissima a trovare Kristi la mia amica di scuola media che dopo un´anno di scuola insieme è tornata negli Stati Uniti e con la quale ho ancora contatto, è incredibile. Mi ricordo che i primi tempi, era l’inizio degli anni ´80, ci scrivevamo le lettere o gli aerogrammi che costavano meno. Ci mettevano un mese ad arrivare e quindi quando arrivava una lettera era un evento speciale. Questo è andato avanti fino agli anni 2000 quando abbiamo iniziato a comunicare via E-Mail poi alla fine degli anni 10 è arrivato skype e poi whatsapp. Ci siamo fatte tutta la storia della comunicazione insieme, a volte anche perdendo i contatti ma poi sempre ritrovandoli in un modo o nell’altro. Kristi purtroppo non è riuscita a venire a New York e questa volta non siamo riuscite a vederci, ci siamo però riviste a Napoli qualche anno fa. Poi sono tornata a New York nel 2009 per pochi giorni in transito per andare in Canada a trovare mio cugino. Le torri erano già sparite e c’era il cantiere di Ground Zero.
Adesso ci risono e ho trovato una città sempre molto moderna, si modernizza con il tempo, non invecchia. Anche i grattacieli storici sono stupendi, tenuti benissimo, lucidi e splendenti. Almeno questo è quello che ho visto a Manhattan e una parte di Brooklyn.
Ci sono tantissimi edifici nuovi e ancora ci sono cantieri. Ho delle vecchie foto di New York del 2009 e guadando lo Skyline si vede che alcuni edifici non ci sono più sostituiti da altri. Vorrei proprio sapere come fanno a tirarli giù con gli spazi così stretti. C’è un grattacielo, the Central Tower, che è costruito arrampicato su altri edifici, lo puoi vedere da tutti i lati ma non dalla base.
Ho camminato tantissimo, mi sono fatta Broadway su e giù, sono andata sul Ponte di Brooklyn e arrivata a Brooklyn ho preso il Ponte di Manhattan per tornare, una bellissima passeggiata che da la possibilità di vedere la città da un’altra punto di vista. Poi ho camminato per Cina Town e SoHo che mi è piaciuta moltissimo con gli edifici con le scale antincendio sulla facciata. Sono andata ai musei ma solo a vedere gli edifici, devo dire che la cultura qui costa tantissimo, ogni biglietto 30$ e più, c’è la City Pass con la quale puoi visitare 5 attrazioni al “modico” prezzo di 146$ .
Comunque sono andata sulle scale del Vessel e sono entrata al Guggenheim e al MoMA anche quelli bellissimi, non invecchiano. Volevo entrare nello Shed ma era chiuso. Ho visitato the world trade center che è praticamente und centro commerciale, l’edificio è molto bello nel solito stile dell´architetto Calatrava. Ho camminato nel Central Park e nella zona intorno alla ricerca dei New Yorker ma niente. Li ho trovati poi a SoHo ma sempre misti a migliaia di turisti anche se molto meno che su Broadway dove proprio non ti giri, per non parlare di Times Square, pienissima.
Uno dei miei edifici preferiti è il Seegram dell´architetto Mies van der Rohe finito nel 1958, anche quello è bellissimo, come nuovo.
Sono andata a vedere anche uno degli edifici simbolo di New York, il Flatiron. E” in restauro, fuori e dentro, come dicevo tutto è tenuto in ordine almeno in centro dove girano i turisti.
Ho preso un autobus a caso di fronte al Flatiron, il M1, che mi ha portato fino a Chinatown. I bus sono fantastici, costano poco e almeno quelli che ho preso io non erano per niente pieni e c’erano più che altro New Yorker, i turisti servendosi di google vengono dirottati sulla metro che è effettivamente più veloce. Come turista dato che abbiamo tempo consiglio gli autobus di linea. Sono andata anche a Brooklyn con l’autobus e ho visitato la parte vivibile della città con vista sullo Skyline di New York, il quartiere degli Heights. Quartiere con tipiche case a schiera, piccoli negozi e un flair da piccola città, sono capitata quando i bambini sono usciti da scuola e finalmente ho trovato un lato “normale “ di questa metropoli, con bambini saltellanti, genitori e nonni con la merenda per il piccolo appena uscito da scuola, passeggini, parchi gioco, insomma normale. Cosa che non è possibile vivere a Manhattan. Naturalmente un appartamento lì non è abbordabile con stipendi normali, ma insomma è un bel posto.
C’è anche un posto a sud di Brooklyn dove ci sono le villette con le decorazioni natalizie più incredibili che abbia mai visto, sono una attrazione turistica infatti c’erano gruppi di persone in giro, comunque meglio andarci in autobus da soli, il viaggio è parte dell’esperienza.
Riparto per l´Europa.
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